I pro del barbecue
Quando si parla di barbecue si tende a pensare, impropriamente, che questo serva solo alla cottura della carne, ma non è affatto così, perché sul barbecue si possono anche grigliare verdure, o addirittura arrostire pannocchie, friggere patate (con l’aiuto di una padella che riesca a resistere alle alte temperature).
Insomma in un certo senso si riscopre il mangiar buono e sano che ci fa tornare indietro nel tempo. Si pensa che addirittura il termine barbecue abbia origine nell’antica America Centrale, dove i primi esploratori spagnoli scoprirono che le tribù del posto, per conservare la carne, la facevano cuocere molto lentamente su delle griglie in legno poste sopra a delle braci; questo tipo di griglie venivano chiamate dagli spagnoli con il nome di “barbacoa”.

Altra teoria propone la nascita di questo tipo di cottura in Francia, durante la scoperta del Nuovo Mondo, quando degli esploratori, dopo essersi cibati di una intera capra cotta su griglia, affermarono di averla gustata “de la barbe a la queue” (“dalla barba alla coda”, mon ami!).
Qualsiasi sia la vera origine del termine, tuttavia non si può negare che questo tipo di cottura affonda le sue radici in epoche ben più lontane: basti pensare a quando gli uomini delle caverne capirono che cuocere la carne, prima di ingerirla, era molto più sicuro (e molto più saporito!).
Ultimo punto da non tralasciare come favorevole alla scelta del barbecue è la convivialità che porta, a testimonianza il fatto che la maggior parte delle volte questo termine viene utilizzato per descrivere, in senso lato, giornate di festa a suon di grigliate in compagnia di amici. Maggiori informazioni sui barbecue a gas o a carbonella puoi trovarli su http://bistecchieraelettrica.com , il sito dedicato al mondo dei barbecue.
I contro del barbecue
Basti pensare alle sue dimensioni, dal momento che la sua struttura è piuttosto ingombrante, ed è costituita da una pedana, più o meno alta, sulla quale è poggiato un braciere in cui va fatto bruciare il carbone o la legna; al di sopra di tutto c’è finalmente una griglia (di varie dimensioni, ma solitamente abbastanza ampia) come base per la cottura degli alimenti.
Quindi, alla luce di quanto detto, si deduce che lo spazio per utilizzarlo, e per riporlo una volta terminato, non è poco.
In più, il barbecue è uno strumento che sporca, perché dalla combustione si producono cenere e fumo. Per essere utilizzato bisogna procurarsi la legna o il carbone (che, ancora una volta, sporcano) e, acceso il tutto, va tenuto sempre sotto controllo, così da regolare la fiamma in base al tipo di cottura che si desidera e, soprattutto, per evitare spiacevoli incidenti.
La bistecchiera elettrica
Essendo di dimensioni ridotte è molto comoda per essere riposta, trasportata, ed anche utilizzata in spazi piuttosto stretti, dal momento che basta avere un ripiano d’appoggio e una presa di corrente elettrica vicino: si può addirittura usarla sulla stessa tavola dove si pranza.
La bistecchiera elettrica si presta molto bene, oltre che alla cottura della carne, anche alla cottura delle verdure, perché fornisce un calore costante e non esagerato.
Non necessitando di legna o carbone non genera fumo, che talvolta diventa fastidioso durante la cottura col barbecue.
I contro della bistecchiera elettrica.
Particolare da non trascurare è che per utilizzarla c’è sempre bisogno della corrente, e quindi non va bene per tutte quelle occasioni in cui non ci si trova in casa.
Infine, date le dimensioni ridotte, permette solitamente la cottura di pochi elementi contemporaneamente.
Tirando le somme, cosa scegliere tra barbecue e griglia elettrica?
La scelta dell’uno o dell’altra ricade molto sulle proprie necessità e sugli spazi che si hanno a disposizione. In entrambi i casi, non preoccupatevi, il pranzo (e il divertimento) sarà sempre servito!